Come funziona il termoconvettore elettrico?

come funziona il termoconvettore elettricoI termoconvettori elettrici (che al giorno d’oggi si contraddistinguono in due diverse tipologie) sono degli ottimi sistemi di riscaldamento anche se i vecchi modelli non brillano certo per velocità. Infatti, proprio per velocizzare il loro processo di riscaldamento sono stati introdotti nel mercato i termoconvettori ventilati. E noi nel corso di questo articolo spiegheremo proprio il funzionamento di un convettore elettrico (definiamolo “normale”) e di un convettore elettrico ventilato. Così da capirne la differenza, anche se di certo già avrai intuito di cosa si tratta.
Daremo anche dei consigli su quando preferire l’uno e quando preferire l’altro.

Termoconvettore elettrico: come funziona?

Devi sapere che i termoconvettori sono dotati di un elemento riscaldante, chiamato resistenza elettrica. Questo elemento viene surriscaldato dell’energia elettrica che proprio grazie al fatto di “resistere” inizia a produrre calore. Quindi maggiore sarà la potenza dell’energia elettrica e maggiore sarà il calore. E questo ovviamente sarai tu a deciderlo, basta acquistare i modelli che dispongono di selettore di potenza.

In tali elettrodomestici l’aria riscaldata si sposta in alto permettendo all’aria fredda di entrare dentro l’apparecchio in modo che quest’ultima possa riscaldarsi. Così facendo ci sarà sempre un “riciclo” di aria calda finché nella stanza non verrà raggiunta la temperatura da te stabilita con il termostato (ricorda però che i vecchi modelli non sono dotati di termostato integrato, quindi verificare sempre la presenza e, in caso, acquistarlo separatamente).
Questo processo di riscaldamento dell’aria viene definito “convezione naturale”, proprio perché non c’è nessun elemento che forza la diffusione del calore.

Termoconvettore ventilato: come funziona?

Abbiamo lo stesso medesimo meccanismo di funzionamento che abbiamo descritto poco sopra, solo che c’è una piccola ma sostanziale differenza che sarai tu a decidere se attivare o no. I termoconvettori ventilati, infatti, dispongono di una ventola attivabile tramite l’apposito comando. Se dovessi decidere di avviarla, allora l’aria non avrà più una diffusione naturale, ma sarà forzata perché la ventola fa in modo che il calore si possa diffondere velocemente.
Attivare questa funzione (spesso chiamata “turbo”) significa riscaldare prima la stanza, ma significa pure aumentare i consumi.

Se sei interessato all’acquisto di un termoconvettore elettrico, ti invitiamo a scoprire queste interessanti offerte.

 
Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre 2022 15:38

Quando preferire il “normale” convettore e quando il ventilato?

Il termoconvettore elettrico è ideale per essere utilizzato in ambienti medio-piccoli. Generalmente va bene per ambienti di circa 30 mq, ma questo dato bisogna prenderlo come generale perché ogni prodotto ha un’efficienza diversa. Di certo però, possiamo dire che ne sconsigliamo l’uso a chi intende riscaldarsi stando davanti al suo raggio d’azione. Queste non sono stufe ad infrarossi, quindi non riscaldano ciò che gli si para davanti, bensì l’aria.

Scegliere tra un termoconvettore elettrico “normale” ed uno ventilato è semplicissimo perché tutto dipende dalla tua “fretta” di riscaldare l’ambiente. Il primo, essendo meno potente e meno veloce, impiega più tempo e se questo per te non è un limite, allora di certo potrai risparmiare economicamente visto che tali modelli costano meno dei ventilati (a parità di caratteristiche naturalmente).
Tuttavia i modelli ventilati non vantano però un prezzo spropositato e tra i migliori consigliamo DeLonghi HSX3320fts.

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